SOLFERINO Trasferta a Solferino nella culla di Croce Rossa, un viaggio nel mito di Henry Dunant, padre ispiratore del Movimento, un’immersione totale nella storia e nei luoghi che videro realizzarsi 160 anni fa i 7 principi che guidano ogni giorno milioni di volontari in tutto il mondo: anche i ragazzi di Galliate hanno colorato di rosso e di bianco le strade e le piazze del Mantovano, sabato scorso 22 giugno, in occasione dell’annuale raduno CRI che celebra il proprio fondatore e la sua straordinaria idea di prestare soccorso a tutti i feriti – a Solferino nel 1859 si combatté l’ultima cruenta battaglia della seconda guerra di indipendenza – senza distinzione di schieramento, di nazionalità, di razza, di credo religioso, per puro spirito di solidarietà umana.
Anche quest’anno l’evento è stato straordinario, con circa diecimila volontari provenienti da ogni parte del mondo, reso ancora più speciale perché coincidente con il 100esimo anniversario di fondazione della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa ed arricchito da una serie di iniziative dedicate anche ai più giovani, tra il 17 ed il 23 giugno.
Per il gruppo di Galliate una giornata intensa ed emozionante, di condivisione profonda con i fratelli CRI e… di memorabili incontri, come quello con Francesco Rocca, Presidente nazionale CRI e della Federazione Internazionale.
Spettacolare, poi, il tradizionale rito della fiaccolata da Solferino a Castiglione delle Stiviere, ad accendere il cielo all’imbrunire, tra l’entusiasmo e la commozione dei partecipanti.
Walter, volontario CRI Galliate, racconta così la sua giornata speciale:
“Un’esperienza unica, ricca di emozioni e tanti sorrisi, come ogni anno.
Sette principi fondamentali che vivono alla base di ogni Volontario, pronto come sempre a dare sostegno ed aiuto: Umanità, Imparzialità, Neutralità, Indipendenza, Volontariato, Unità ed Universalità. La Solferino di ogni giorno la viviamo in Europa, in Italia, in ogni singolo paese di questo pianeta. Siamo per strada, tra la gente, nelle ambulanze e nelle corsie degli ospedali, ovunque e per chiunque, sempre. Ci permette ogni giorno di abbattere quelle distanze, di superare i confini disegnati, di guardare oltre senza paura, raggiungendo ogni angolo del mondo per essere più vicini, nel nostro caso, a chi ha più bisogno”.